Funi metalliche di acciaio
Chiamate con diversi nomi (corde o cavi) le funi di acciaio sono prodotti che uniscono tecnologia ed ingnegno al servizio delle diverse esigenze dell'ingegneria.
La fune di acciaio è un prodotto realizzato in acciaio frutto di scrupolosi studi di progettazione concepito prevalentemente per rispondere alle diverse esigenze connesse con il sollevamento. Ma non solo. Altre volte la fune di acciaio è impiegata per legare del materiale oppure per compiti ben più ordinari.
Proprio per questa complessità opertiva del prodotto, la scelta della fune di acciaio da utilizzarsi è molto importante e così specifica che per l'individuazione è necessario rivolgersi a personale competente in materia. Sarebbe banale dire che una fune non vale un'altra senza spiegare il motivo. Ovviamente la qualità di realizzazione e il materiale impiegato sono fondamentali.
Tra le diverse tipologie di funi, si annoverano: a 6 trefoli, multitrefolo, le funi in acciaio lucido e zincato con anima tessile o metallica, le funi metalliche per ascensori, antigirevoli, inossidabile, per applicazioni generiche.
Alcune definizioni
FUNE: una fune d'acciaio è composta da trefoli avvolti attorno ad un'anima; i trefoli a loro volta sono composti da un certo numero di fili che determinano la costruzione della fune.
FILO: considerato come l'elemento essenziale della fune in acciaio, esso si ricava dalla trafilatura della vergella. La lavorazione alla quale è sottoposta la vergella, la riduce sino a raggiungere le dimensioni prestabilite. Per ottenere le funi zincate, il filo viene immerso a caldo in un bagno di zinco.
TREFOLO: è un insieme di fili disposti elicoidalmente attorno ad un'anima centrale che può essere tessile o metallica. Le principali caratteristiche che definiscono una fune sono:
- il diametro nominale e le tolleranze: il diametro della fune è il diametro del cerchio circoscritto della sezione della fune. Normalmente si misura su di un tratto di fune diritto e nel punto prestabilito si effettuano due isurazioni a 90º l'una rispetto all'altra. In tal modo si ha la sicurezza di aver calibrato il diametro effettivo. Le tolleranze ammesse sul diametro sono elencate nella norma UNI ISO 2408.
- la formazione ed il numero dei fili: definisce la composizione della fune. Nelle tabelle per le funi a trefoli si indica in successione il numero dei trefoli, il numero dei fili che compongono i trefoli, la composizione dell'anima.
- senso di avvolgimento: avvolgimento "Z" destro (quello di una fune che, tenuta in posizione verticale, presenta le spire visibili nella direzione del tratto mediano della lettera Z) e avvolgimento "S" sinistro (quello di una fune che, tenuta in posizione verticale, presenta le spire visibili nella direzione del tratto mediano della lettera S). I sensi di avvolgimento Z e S fanno capo alla norma UNI 1519-74 che prevede la seguente successione: senso di avvolgimento dei trefoli nelle funi e senso di avvolgimento dei fili esterni nei trefoli.
- la sezione metallica.
- il carico di rottura: minimo garantito (indicato sul catalogo in corrispondenza di ogni fune è quello che vale agli effetti delle norme antinfortunistiche), effettivo (quello che si ottiene nella prova di rottura a trazione; deve sempre essere superiore a quello minimo garantito) e addizionale (la somma dei carichi di rottura dei singoli fili; è sempre superiore ai precedenti carichi ma è puramente teorico e non serve per stabilire la portata della fune).
- il peso unitario: i pesi per metro indicati hanno un valore indicativo. Avendo le funi tolleranze di lavorazione anche i pesi subiscono delle tolleranze (funi con anima tessile - 4% + 8% e funi con anima metallica - 3% +5%).
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